El álbum debut homónimo de los italianos Deathcvlt reproduce una vuelta a las raíces del Death Metal sueco combinado con la morbosidad del Black Metal melódico, mezclado con la más oscura esencia del Thrash Metal. Lanzado exclusivamente en vinilo y limitado a 400 copias, para salvaguardar la vieja esencia. Lp muy recomendado para los entusiastas de los sonidos de bandas como Unleashed, Necrophobic, At The Gates, Hypocrisy.
Reseñas / Reviews
“ist Deathcvlt für mich wie ein kleiner schwarzer Rohdiamant. Die Songs kommen nicht gefiltert unnatürlich rüber, sondern sehr authentisch und roh, was der Aufnahme sehr guttut. In ihnen wohnt ein Berserker, der sie wild unters Volk schleudert. Die Essenz der Mucke des Trios ist melodischer Black/Death Metal, gemischt mit dunklem Thrash.” Time For Metal 8,8/10
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“Deathcvlt con il loro album omonimo mi hanno fatto fare un salto indietro nel tempo in modo genuino e di livello qualitativo parecchio alto. Direi che hanno centrato bene l’obbiettivo di fare un lavoro con i fiocchi e di portare, seppur con le vecchie metodologie, una ventata violenta nel death. Possiamo parlare di album seminale? No, ma abbiamo tra le mani un lavoro di altissimo livello qualitativo.” Giornale Metal 8/10
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“I tre musicisti riescono in modo magistrale nel tentativo di suonare pezzi “orecchiabili”, pur in un contesto estremo. I Deathcvlt sono ottimi compositori, esecutori magistrali e arrangiatori sopraffini, e il tutto conferma che musica estrema non è sinonimo di caos.” Loud And Proud. 88/100
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“I forsennati riffs Death Metal di Ulag sono la colonna portante dei brani, sorretti dall’ottimo lavoro di batteria, nel quale il Bestia enfatizza le ritmiche con accenti nei tempi blast beats; il rimando è ai mostri sacri nordeuropei di più di un ventennio fa, ma non è l’unico elemento di riferimento, sono presenti anche spunti che richiamano il Doom Death melodico anni ’90.” Join This Order
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“Unisce la ferocia dello swedish death metal al black metal melodico, proponendo una forma di blackened death che si ispira molto ai classici old-school reinventandosi in una chiave meno sporca e più diretta, affatto scevra di armonie definite che rimandano a formazioni quali At the Gates e Unleashed.” Heavy Metal Maniac 75/100
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